Ecco una nuova ricetta realizzata in collaborazione con Fabien, utlizzando le acciughe di Campisi, ma soprattutto i favolosi capperi di Pantelleria che ci sono appena arrivati. Abbiamo scelto i più pregiati, i lilliput, quelli con il calibro più piccolo, ed abbiamo anche un pesto ed un patè di capperi, buonissimi!
La carne (scaloppine di vitello) si prepara semplicemente passandola prima nell’uovo sbattuto con un pizzico di sale e poi nel pangrattato e quindi friggendola 2-3 minuti per lato. C’è chi prima infarina la scaloppina ma la panatura tende a staccarsi dalla carne se si fa in questo modo, poi ognuno è libero di scegliere.
Per l’acciugata invece:
6-7 filetti di acciuga di Salvatore Campisi
2 cucchiaini, colmi, di capperi di Pantelleria sotto sale
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai d’olio d’oliva extravergine
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
I filetti sono già puliti, ma date comunque una rapida occhiata per eliminare eventuali lische residue. Appoggiateli un attimo su della carta assorbente per eliminare l’olio di conservazione. Sciaquate i capperi per eliminare il sale e schiacciateli leggermente con il dorso di un cucchiaio. In un tegamino mettete l’olio e l’aglio schiacciato ad imbiondire. Non appena questo prende colore unite i filetti di acciughe e i capperi. Fate cuocere a fuoco molto basso e mescolando bene con un mestolo di legno fino a che i filetti non si sciolgono. A questo punto eliminate l’aglio e aggiungete il concentrato di pomodoro facendo amalgamare bene per circa un minuto.
Servite le bracioline fritte ben calde coprendole con la salsa acciugata.
Questa variante si discosta un po’ dalla ricetta tradizionale che vorrebbe solamente olio, aglio e acciughe (peraltro non fresche ma sotto sale) ma secondo me quella originale va benissimo per dei crostoni mentre per la
carne o la pasta funziona meglio con questi ingredienti.
Attenzione che la salsa rimane fortemente salata quindi potrebbe non essere adatta a chi soffre di pressione alta.