Terzo turno di assaggi per i Brunelli 2001 che dimostrano, sera dopo sera, una qualità media davvero elevata. Unanime il verdetto al termine della degustazione che ha visto nel sangiovese di Poggio di Sotto il vincitore indiscusso. Vino di livello talmente straordinario da rendere la consueta carrellata di riconoscimenti organolettici un superfluo esercizio di autoerotismo enoletterario. Fateci solo dire che, come gli autentici capolavori, ha molteplici livelli di accesso che lo rendono tanto comprensibile al neofita quanto sfaccettato per il degustatore navigato. Una supremazia talmente schiacciante da far passare in secondo piano le pur pregevoli prestazioni del Brunello di Podere Salicutti (altro esempio di vino autentico nell’esprimere gli umori più reconditi del vitigno) e del Brunello del Podere